POST ARTE n. 10

 

VEDERE E CAPIRE UN'OPERA D'ARTE

Il colore nella pittura: l'espressione dei colori.


Nell'articolo precedente sono state fatte delle considerazioni oggettive sull'espressione di alcuni colori cosiddetti caldi: il rosso, il giallo, l'arancio e il marrone, confrontandoli con altri fino a trovarne anche il valore psichico e spirituale. In questo si parlerà dei colori freddi e della loro importanza in pittura proprio per il contrasto caldo-freddo (attivo-passivo) che ne deriva. Prendiamo in esame: il viola, il blu e il verde.

  • Il viola con le sue gradazioni rosse o azzurre riesce ad essere abbastanza caldo o particolarmente freddo a seconda dell'intensità della tinta inserita, ma diciamo che il viola ideale non deve essere né troppo rosso, né troppo blu. Esso risente appunto delle influenze di questi due colori primari e ne presenta gli effetti psichici secondo la loro intensità. Il viola è la tinta dell'inconscio, del mistero ed è molto influenzato dai colori con cui viene messo in confronto: può essere minaccioso se tende al porpora, rasserenante se leggero e azzurrino.

  • Il blu è invece sempre freddo, passivo e rimane un simbolo del soprannaturale e del trascendente, esso si chiude in sé, è introverso.

    E' il colore della saggezza, della verità, della confidenza e della fiducia e si dice essere colore mascolino e preferito dagli uomini. Associato al nero risplende puro e luminoso: la sua fede pura predomina sull'ignoranza del nero. Sul rosso-arancio mantiene la sua forza con un effetto quasi surreale, mentre sul viola appare isolato, vuoto, privo di forza. Su un fondo marrone o verde cade violentemente!

  • Il verde è il colore della natura, fusione del blu con il giallo e muta il carattere espressivo in rapporto alla presenza di questi colori. E' il colore dell'Io, della vitalità, della speranza, della vita vegetativa ed esprime difesa, tenacia evoca il bisogno di autostima e di autoaffermazione. Ricco di giallo è forte e luminoso, mentre se inclina al blu esalta la sua componente spirituale, fino al blu-verde che esprime una aggressività fredda e violenta.

Il contrasto di colori freddi e colori caldi permette di realizzare effetti altamente pittorici e quello di creare una atmosfera irreale e ricca di musicalità: forme con tinte fredde appaiono lontane e vicine quelle con tinte calde.
Un esempio di questo concetto è tra le opere di Mark Rothko, nella corrente dell'impressionismo astratto, ma la sua è stata ed è un'arte astratta contemplativa. Quando ci si trova di fronte ad una sua opera si viene letteralmente assorbiti dai colori espressi nella grande tela posta di fronte a noi. Per maggiori informazioni ho aggiunto un link di Art Basel dove ho estratto questa tela e vedere altre opere con altri colori.
Mark Rothko Blu-Grigio
Mark Rothko Blu-Grigio, 1962

Concluderemo l'argomento nel prossimo articolo con altri tre colori (non-colori) il bianco, il nero e il grigio, soprattutto valutando le loro influenze in pittura.

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