POST ARTE N. 7

 

VEDERE E CAPIRE UN'OPERA D'ARTE

Il colore nella pittura: accordi soggettivi, relazione con il nostro fisico e sul lavoro ideale.


Nel precedente post n.6 abbiamo visto l'approccio, la scelta e il valore del colore, del suo effetto psichico e fisico e di una regola importante per cominciare una pittura-

Come si è detto il colore può avere due possibili effetti sullo spettatore:

1. un “effetto fisico”, superficiale e basato su sensazioni momentanee, determinato dalla registrazione da parte dell'occhio di un colore piuttosto che di un altro;

2. un “effetto psichico” dovuto alla vibrazione spirituale (prodotta dalla forza psichica dell’uomo) attraverso cui il colore raggiunge l’anima.

Esso può essere diretto o verificarsi per associazione con gli altri sensi.

L’effetto psichico del colore è determinato dalle sue qualità sensibili: il colore ha un odore, un sapore, un suono. Voi direte come è possibile?

Noi associamo a un determinato colore o a un insieme, determinate nostre caratteristiche interiori, chiaramente diverse per ognuno, ma a volte anche molto comuni a tanti. Ad esempio quelle sfruttate sapientemente dalla pubblicità, dalla presentazione di prodotti nelle attività commerciali, ecc. E anche da nostri ricordi dove un tipo di colore ci riporta al sapore di un cibo o di un oggetto.

Inoltre alla scelta soggettiva di singoli colori e accostamenti vanno valutati anche la grandezza delle macchie e il loro orientamento (orizzontale – verticale – diagonale) per cui si possono riconoscere in genere le conformazioni fisiche della testa e del volto dell'autore (testa larga - allungata - piatta) e si intravvede per l'esperto pure un modo di pensare, sentire e agire. Inoltre negli accordi soggettivi scaturisce, a volte, di più il lato fisico che quello spirituale o intellettuale, o viceversa, e tutto varia a seconda del temperamento o delle caratteristiche fisiche individuali.

Queste ultime proprietà hanno applicazione non solo nell'arte, ma anche nell'analisi della scelta dell'orientamento professionale, poiché ad ogni colore corrisponde un'attitudine diversa legata a un tipo di lavoro.

Dunque un pittore dovrebbe formare la propria personalità sulle sue attitudini soggettive sia formali che cromatiche e noi possiamo imparare a riconoscerle nelle sue composizioni.

Ci sarebbe da approfondire, ma il tentativo di questa serie di brevi articoli è quello di incuriosire e migliorare la lettura di un'opera pittorica nella maniera più semplice e al prossimo post cominceremo a parlare di come nasce una composizione.


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